L'India è un paese meraviglioso.
Un esperienza unica da vivere nella vita.
L'India è il paese dei contrasti.
Nell'organizzare questo viaggio ci siamo fatti molte domande: una parte di noi avrebbe voluto viaggiare in modo semplice e "povero" immergendosi completamente nell'India più autentica.
Allo stesso tempo siamo consapevoli che per molti di noi questo avrebbe potuto essere un impatto troppo brusco e talora anche rischioso sul piano igienico/sanitario.
Per questo come primo approccio abbiamo scelto location (Alberghi e Hotel) senza compromessi con qualchew puntata in luoghi più semplici e forse autentici.
Questo ci consentirà di potere disporre di oasi sicure dove tornare e al contempo forse ci aiuterà a lasciarci andare ancora di più all'esperienza di questo paese meraviglioso.
Per l'organizzazione in loco abbiamo chiesto aiuto a un nostro caro amico: Maurizio Murdocca. Oltre ad essere un eccezzionale musicista Maurizio condivide con noi la passione per la spiritualità e la cultura dell'India.
Abbiamo pensato che la musica potesse essere allora la nostra guida per esplorare questo paese andando un poco oltre le immagini da cartolina e i clichè...
Maurizio è partito il 4 febbraio per Dehli e Varanasi: cercherà strumenti musicali da portare in Italia e location speciali per il nostro viaggio.
Qui sotto potete seguirlo vedendo le foto che di giorno in giorno ci invia: un modo per iniziare a gustare da subito suggestioni del nostro viaggio futuro.
Namastè
Ursula e Gianluca
Un esperienza unica da vivere nella vita.
L'India è il paese dei contrasti.
Nell'organizzare questo viaggio ci siamo fatti molte domande: una parte di noi avrebbe voluto viaggiare in modo semplice e "povero" immergendosi completamente nell'India più autentica.
Allo stesso tempo siamo consapevoli che per molti di noi questo avrebbe potuto essere un impatto troppo brusco e talora anche rischioso sul piano igienico/sanitario.
Per questo come primo approccio abbiamo scelto location (Alberghi e Hotel) senza compromessi con qualchew puntata in luoghi più semplici e forse autentici.
Questo ci consentirà di potere disporre di oasi sicure dove tornare e al contempo forse ci aiuterà a lasciarci andare ancora di più all'esperienza di questo paese meraviglioso.
Per l'organizzazione in loco abbiamo chiesto aiuto a un nostro caro amico: Maurizio Murdocca. Oltre ad essere un eccezzionale musicista Maurizio condivide con noi la passione per la spiritualità e la cultura dell'India.
Abbiamo pensato che la musica potesse essere allora la nostra guida per esplorare questo paese andando un poco oltre le immagini da cartolina e i clichè...
Maurizio è partito il 4 febbraio per Dehli e Varanasi: cercherà strumenti musicali da portare in Italia e location speciali per il nostro viaggio.
Qui sotto potete seguirlo vedendo le foto che di giorno in giorno ci invia: un modo per iniziare a gustare da subito suggestioni del nostro viaggio futuro.
Namastè
Ursula e Gianluca
Il diario di viaggio fotografico di Maurizio Murdocca...
11 febbraio 2019 - Dehli - Visita al tempio Hare Krishna
12 febbraio - Varanasi
16 febbraio - Sadhus in Varanasi
Maurizio Murdocca e Ameli Rani Saha
Jay Jay Radha Ramani Hari Bol da noi a Villavillacolle...
Overview del viaggio
Nota Importante: le carattersitiche del viaggio in questo momento sono solo indicative. La nostra guida Maurizio sta viaggiando in questo momento a Dehli e Varanasi alla scoperta delle migliori destinazioni per noi. Guardate sulla nostra homepage il suo diario fotografico di viaggio. Aggiorneremo le caratteristiche del viaggio al suo ritorno... |
New Delhi - incontro con l'India
La Tomba di Humayun
Un complesso di edifici commissionato nel 1562 d.C. da Hamida Banu Begum moglie dell'Imperatore moghul Humayun, come sua tomba. E' stata dichiarata Patrimonio dell'umanità UNESCO nel 1993.
Il complesso include oltre alla tomba dell'Imperatore anche quella della stessa Hamida Begum, di Dara Shikoh, figlio del successivo imperatore Shah Jahan, e di numerosi altri successori moghul. Il sito dell'opera è stato scelto in prossimità del fiume Yamuna, data anche la sua vicinanza con il Nizamuddin Dargah, il mausoleo del santo sufi di Delhi Nizamuddin Auliya, ed alla sua residenza, Chilla Nizamuddin Auliya; i governanti della città erano infatti particolarmente devoti al santo. |
Hazrat Nizamuddin
E' il dargah (mausoleo) di un famosissimo santo Sufi: Hazrat Khwaja Syed Nizamuddin Auliya (1238 - 1325 CE). Situato nell'area occidentale di Delhi, è visitato settimanalmente da migliaia di mussulmani e da moltissimi Hindù, cristiani e seguaci di altre religioni. Nello stesso luogo si trovano anche le tombe del poeta Hazrat Amir Khusro e della principessa Moghul Jehan.
Ogni domenica e mercoledì sera al tramonto si tengono sessioni di canto Qawwali dopo la preghiera del Maghrib. |
Tempio di Swaminarayan Akshardham
Un viaggio al Tempio di Swaminarayan Akshardham ci porterà all'interno di uno dei maggiori templi indù del mondo. “Akshardham” significa "casa del dio supremo".
Questo enorme tempio, o mandir, è stato decorato con colonne elegantemente scolpite e nove cupole. Le sue decorazioni includono elefanti di pietra e statue di figure importanti e personalità divine della storia indiana. Il tempio è realizzato in pietra rosa e marmo bianco, materiali che simboleggiano la purezza e la pace. Alto 43 metri e largo 108, è situato su un territorio di 40 ettari. |
Templi ISKCON
Mercato: Chandni Chowk
Considerato uno dei mercati più antichi e affolati dell'India il Chandni Chowk è sempre fremente di vita. Onde di persone vi trascinano se provate a rimanere fermi nella strada. In questo mercato potete trovare di tutto.
The Leela Palace Hotel
A Delhi soggiorniamo in uno dei migliori hotel nel mondo: una struttura elegantissima e di ricco fascino che ci aiuta ad ambientarci al nostro arrivo in India e a disporre di un'oasi privilegiata nella quale rifugiarci e riposarci dopo il volo e al termine delle giornate nella folla della capitale
Non si tratta di un ambiente storico o di stile indiano ma più internazionale. L'Hotel si trova nella zona nuova di Delhi, composta principalmente da ambasciate, consolati e zone residenziali per membri del governo. La pulizia è maniacale e impeccabile. L'albergo ha 5 ristoranti: internazionale, indiano, giapponese, italiano. |
Varanasi - la città sacra dell'India
Varanasi: la città santa.
Una metropoli di più di tre milioni e mezzo di abitanti che vive una inscindibile simbiosi con la Ganga, il fiume Gange; tale sincronia porta città e corso d’acqua ad essere nei fatti un’unica entità.
Madre Ganga culla, attira, ritiene, irradia qualunque essere. Quasi fosse una seconda luna. L’unico modo di orientarsi nella parte vecchia di Varanasi è “sentire” la Ganga, altrimenti il dedalo di vicoli che si dipana dai Ghat (questo il nome dei templi per abluzioni che si tuffano nel fiume sacro) risulterà indecifrabile. A complicare le cose, oltre a persone, motociclette e biciclette, in quegli stessi vicoli sono incontri all’ordine del giorno quelli con vacche sacre, capre, galli, scimmie, rane.
Una metropoli di più di tre milioni e mezzo di abitanti che vive una inscindibile simbiosi con la Ganga, il fiume Gange; tale sincronia porta città e corso d’acqua ad essere nei fatti un’unica entità.
Madre Ganga culla, attira, ritiene, irradia qualunque essere. Quasi fosse una seconda luna. L’unico modo di orientarsi nella parte vecchia di Varanasi è “sentire” la Ganga, altrimenti il dedalo di vicoli che si dipana dai Ghat (questo il nome dei templi per abluzioni che si tuffano nel fiume sacro) risulterà indecifrabile. A complicare le cose, oltre a persone, motociclette e biciclette, in quegli stessi vicoli sono incontri all’ordine del giorno quelli con vacche sacre, capre, galli, scimmie, rane.
Il Kashi Vishwanath Temple
Tutti gli hindu vi si recano almeno una volta nella vita a rendere omaggio a Shiva a cui il tempio è dedicato. Potrebbe essere arduo per gli occidentali esservi ammessi, in base al servizio di sicurezza del giorno, ma con un po’ di insistenza e reiterati tentativi le meraviglie del più importante tempio induista potrebbero aprirsi a voi. Risalendo in direzione nord dall’Assi Ghat, il più a meridione, incontriamo numerosi altri Ghat. Luoghi di preghiera e aggregazione ma anche di festa e convivialità. Tutti con ampie scalinate che, sommerse con l’alta marea, con la bassa ci conducono in acqua.
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Manikarnika Ghat
Il luogo in cui l’energia della città raggiunge l’apice assoluto è il Manikarnika Ghat, quello adibito ai riti funebri. Una pedana lignea di una dozzina di metri quadrati, a pochi passi dal fiume, raccoglie anche cinque pire funerarie contemporaneamente. Non si usa più, per ragioni economiche, il sacro e profumato legno di sandalo, ma si cosparge legname a buon mercato con qualche pizzico di polvere di quel pregiato albero. Sulla pedana lavorano soltanto donne. A loro è affidato questo compito oltremodo delicato. A pira esaurita le ceneri vengono restituite a Madre Ganga. Nel culto induista si ritiene che morendo nella città santa si venga liberati dal ciclo delle reincarnazioni e si sia liberi di ricongiungersi con il Brahma. Ed ecco che poco distante dalla pedana crematoria si staglia a picco sul fiume un fatiscente edificio al cui interno chi volesse può recarsi ad aspettare la morte. E non pensiate di trovarvi tristezza, angoscia, malattia o miseria (se non economica). Per lo più anziani sorridenti pregano, chiacchierano e fissano la Ganga con benevola serenità.
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Gita a Sarnath
Sarnath è l'abbreviazione di Saranganatha, "signore dei cervi", e fa riferimento ad una leggenda secondo la quale Buddha, in una vita precedente, era stato un cervo capobranco che si offrì al re di Kashi al posto di una cerva incinta che questi aveva catturato. In ricordo di questo evento, il re dette al luogo il nome di Mrigadava ("parco dei cervi").
Già luogo privilegiato di ascesi, nel 527 a.C. circa Sarnath fu scelta dal Buddha per iniziare la sua predicazione, tenendo due sermoni coi quali spiegò le quattro nobili verità, la dottrina della coproduzione condizionata e il concetto di non-sé ai cinque asceti. Durante il regno di Ashoka a Sarnath fu costruita una serie di edifici religiosi (stupa, monasteri, templi, scuole) e anche una colonna che commemorava il sermone del Buddha, rappresentante quattro leoni che sorreggono la ruota del Dharma, attualmente utilizzato come stemma dell'India. Il 3 luglio 1998 il Governo ha proposto all'UNESCO l'inclusione di Sarnath nella lista dei patrimoni dell'umanità. |
Brijrama Palace Varanasi
Brijrama Palace is one of the oldest landmarks of Varanasi on the Banks of river Ganga and only second to Ramnagar fort, in heritage.
Il Brijrama Palace è uno dei simboli più antichi di Varanasi sulle rive del fiume Gange, secondo solo al forte di Ramnagar. Il palazzo è stato costruito da ‘Shridhara Narayana Munshi’ nel 1812 (un ministro indiano) Nel 1915, il bramino re di Darbhanga (Bihar) ‘Rameshwar Singh Bahadur’ acquistò il palazzo. E' considerato come uno dei palazzi più antichi sui ghats e si trova a pochi minuti di cammino dal famoso Dashashwamedh ghat, dove si svolgono ogni sera le cerimonie serali (Ganga arati). L'esperienza del Brijrama inizia non appena mettete piede sull'imbarcazione che vi conduce all'ingresso dell'Hotel (bajra – una imbarcazione classica in legno costruita a mano). Si parte dal Mahishasura ghat e mentre ci si avvicina all'ingresso vengono servite bevande calde o fredde e si ascoltano le storie di Varanasi. La vista che ci attende dalle camere dell'hotel è indimenticabile... |
Aspetti pratici
Manca ancora moltissimo tempo ma abbiamo già iniziato a fare verifiche e ad progettare il viaggio prendendo contatto con le guide e con gli alberghi al fine di proporvi la migliore esperienza possibile.
L'agenda di massima dovrebbe essere questa:
Il costo indicativo di questo viaggio sarà fra i 2.500 e i 3.000 Euro comprensivo di: tutti gli alloggi, i trasporti, la "guida musicale", il costo del volo interno AR Dehli-Varanasi
Procedendo con l'organizzazione vi informeremo di eventuali variazioni al programma
L'agenda di massima dovrebbe essere questa:
- 19 febbraio partenza per Dehli...
- 20 febbraio mattino arrivo a Dehli e trasferimento in taxi al nostro Hotel (Leela Palace Hotel) con un tragitto di circa 30' e ci riposiamo. Poi organizziamo qualche escursione non troppo faticosa per la giornata. Alla sera cena in Hotel
- Il 20 e il 21 febbraio sono dedicati a visitare con calma Dehli
- Il 23 febbraio voliamo da Dehli a Varanasi
- Dal 23 al 27 alloggiamo alla Ganapati Guest House in riva al Gange
- Dal 27 al 29 alloggiamo al Brijrama Palace in riva al Gange
- ll 29 febbraio voliamo da Varanasi a Milano
Il costo indicativo di questo viaggio sarà fra i 2.500 e i 3.000 Euro comprensivo di: tutti gli alloggi, i trasporti, la "guida musicale", il costo del volo interno AR Dehli-Varanasi
Procedendo con l'organizzazione vi informeremo di eventuali variazioni al programma