Provate, per un momento, a immaginare di vivere ai tempi di Patanjali: siete nel quinto secolo dopo la nascita di Cristo; siete i discepoli di un maestro spirituale... Probabilmente avete abbandonato ogni cosa per dedicarvi al cammino dello yoga, vivete con il vostro maestro e lo servite per essere accettati nella "sua casa". Tutte le vostre giornate sono dedicate alle pratiche e agli studi tale è l'intensità di ottenere l'agognata liberazione dalle preoccupazioni dell'esistenza. Il vostro maestro parla, voi ascoltate. Ascoltate ogni sua parola come fosse un dono prezioso, una rivelazione. Non vorreste dimenticare nulla, neppure un piccolo dettaglio e non esistono libri di testo o altre forme per proteggere questo dono prezioso dalle insidie del tempo. La vostra memoria è prodigiosa come quella dei cercatori che condividono con voi questa ricerca. Siete stati selezionati e scelti con prove difficili che hanno sondato la sincerità e la profondità della vostra determinazione. Altrimenti non sareste stati accolti come discepoli. Eppure tecniche mnemoniche, metodi per ricordare sono necessari. Per questo motivo i lunghi discorsi, lunghi periodi di insegnamento vengono condensati attraverso un magico crogiuolo in brevissime frasi che ne contengano tutti i significati. Queste frasi sono i sutra. I brevi aforismi che ancora oggi molti di noi studiano per estrarne significati magici e preziosi. Gli yoga sutra sono considerati un testo classico dello yoga e contengono una collezione di 196 aforismi o sutra. Ciascuno di essi cela al suo interno significati preziosi e a volte occulti. Le quattro sezioni Il testo degli yoga sutra può essere organizzato in quattro sezioni distinte: questo ci aiuta molto ad orizzontarci nell'infinita prfondita degli insegnamenti. Ciascuna di queste sezioni, denominata Pada, ha un proprio tema e un proprio scopo.
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AutoreGianluca Archivi
Aprile 2016
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