Provate, per un momento, a immaginare di vivere ai tempi di Patanjali: siete nel quinto secolo dopo la nascita di Cristo; siete i discepoli di un maestro spirituale... Probabilmente avete abbandonato ogni cosa per dedicarvi al cammino dello yoga, vivete con il vostro maestro e lo servite per essere accettati nella "sua casa". Tutte le vostre giornate sono dedicate alle pratiche e agli studi tale è l'intensità di ottenere l'agognata liberazione dalle preoccupazioni dell'esistenza. Il vostro maestro parla, voi ascoltate. Ascoltate ogni sua parola come fosse un dono prezioso, una rivelazione. Non vorreste dimenticare nulla, neppure un piccolo dettaglio e non esistono libri di testo o altre forme per proteggere questo dono prezioso dalle insidie del tempo. La vostra memoria è prodigiosa come quella dei cercatori che condividono con voi questa ricerca. Siete stati selezionati e scelti con prove difficili che hanno sondato la sincerità e la profondità della vostra determinazione. Altrimenti non sareste stati accolti come discepoli. Eppure tecniche mnemoniche, metodi per ricordare sono necessari. Per questo motivo i lunghi discorsi, lunghi periodi di insegnamento vengono condensati attraverso un magico crogiuolo in brevissime frasi che ne contengano tutti i significati. Queste frasi sono i sutra. I brevi aforismi che ancora oggi molti di noi studiano per estrarne significati magici e preziosi. Gli yoga sutra sono considerati un testo classico dello yoga e contengono una collezione di 196 aforismi o sutra. Ciascuno di essi cela al suo interno significati preziosi e a volte occulti. Le quattro sezioni Il testo degli yoga sutra può essere organizzato in quattro sezioni distinte: questo ci aiuta molto ad orizzontarci nell'infinita prfondita degli insegnamenti. Ciascuna di queste sezioni, denominata Pada, ha un proprio tema e un proprio scopo.
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:Nella sua estrema concisione il secondo sutra degli Yoga Sutra descrive in modo essenziale cosa sia lo yoga. Trovo che questo sutra, nella sua misteriosa semplicità, sollevi molte domande e molte riflessioni soprattutto alla luce di come oggi lo yoga viene comunemente inteso. Sutra 1.2
Yoga è cessazione delle fluttuazioni della mente Cosa sono le fluttuazioni della mente? Semplificando (forse un po' troppo) potremmo dire che le fluttuazioni della mente siano i pensieri. Quindi lo yoga consisterebbe nello smettere di pensare? Pensateci un attimo, vorreste smettere di pensare? Proviamo a farci qualche domanda per approfondire quest'idea. 1. Cosa sono le fluttuazioni della vostra mente?Prendetevi un attimo per osservare i vostri pensieri. Vi aiuterà chiudere gli occhi: gli stimoli visivi attivano in modo naturale la nostra mente. Cercate di divenire consepvoli di ogni singolo pensiero che vi passa per la mente fintanto che non riaprirete gli occhi e contateli. Associate un numero progressivo a ogni singoli specifico pensiero che vi passa per la mente. Facciamo un esempio: Chiudo gli occhi - ho pensato di chiudere gli occhi (1) - devo tenere chiusi gli occhi (2) - devo contare i miei pensieri (3) - sento il rumore di ... (4) - devo contare i miei pensieri (5) - mi fa un poco male il ginocchio (6) - faccio sempre fatica a stare seduto (7) - forse dovrei abituarmi a... (8) - chissa quanto tempo è passato? (9) - devo contare i pensieri (10) - a cosa serve fare questo esercizio (11) - sento un altro rumore... (12) ... ecc. ecc. Provate adesso, vedete quanto tempo vi occorre per riuscire a identificare almeno 30 pensieri differenti... Vi siete accorti di come la vostra mente fluttui e vaghi da un pensiero all'altro? Certo avete un flusso di pensiero costante ma intorno a questo si intreccia una miriade di pensieri generati da stimoli esterni (suoni, luci, sensazioni) da ricordi e da associazioni libere fra pensieri differenti. Non vi sembra che tutto questo assomigli alle onde che increspano l'acqua di un lago o di un torrente? Potreste definire questo infinito flusso di pensieri cittah vrtti 2. Proviamo per un momento a calmare le fluttuazioni della nostra mente Prendetevi di nuovo un momento per osservare i vostri pensieri. Chiudete gli occhi come prima. Questa volta tuttavia fate qualcosa di differente. Provate a non pensare a nulla. Non dovreste neppure pensare di non pensare. Sono sicuro che questa richiesta vi sembri strana. Probabilmente una vocina dentro di voi starà già dicendo: tanto lo so che è impossibile... Tuttavia provateci lo stesso e vedete cosa accade Che fosse difficile "non pensare" proprio a nulla lo sapevate già. Ma siete riusciti a capire perchè sembra così difficile? Perchè non riuscite a decidere di non pensare a nulla neppure per un breve momento? Esplorate questa questione. Diventate consapevole di quanto siete "voi" a controllare la vostra mente o sia il viceversa... Provate a chiedervi: come sarebbe non pensare a nulla per qualche momento? 3. Cosa vi potrebbe spingere a volere quietare |
Tada Quindi, allora, in quel momento | Drastuh L'anima, il veggente | Svarupe In sè, nel proprio stato | Avasthanam Riposa, dimora, risiede, irradia |
Allora il veggente dimora nel proprio splendore
Quando le fluttuazioni della consapevolezza sono quietate l'anima manifesta la propria natura.
Il veggente dimora nella propria grandezza
Il veggente dimora nella propria grandezza
Che significato ha per voi questo sutra?
Cosa significherebbe per voi dimorare nella vostra grandezza?
Cosa significherebbe per voi dimorare nella vostra grandezza?
योग
Yoga
Yoga
Molti studiosi, collegano il termine yoga alla radice yuj- con il significato di "unire"
Da qui il significato di yoga come insieme di tecniche aventi come scopo l'unione con la Realtà ultima.
Nel linguaggio corrente con "yoga" si intende il più delle volte un variegato insieme di attività che spesso poco hanno a che fare con lo Yoga tradizionale, attività che comprendono ginnastiche del corpo e della respirazione, discipline psicofisiche finalizzate alla meditazione o al rilassamento.
Da qui il significato di yoga come insieme di tecniche aventi come scopo l'unione con la Realtà ultima.
Nel linguaggio corrente con "yoga" si intende il più delle volte un variegato insieme di attività che spesso poco hanno a che fare con lo Yoga tradizionale, attività che comprendono ginnastiche del corpo e della respirazione, discipline psicofisiche finalizzate alla meditazione o al rilassamento.
Yoga nelle Upanishad
Possiamo iniziare ad esplorare il significato dello yoga partendo da un bellissimo riferimento allo yoga nella Maitri Upanishad, una delle scritture fondamentali della spiritualità indiana.
« Ecco il modo di ottenere l'unione con l'Assoluto: controllare il resipro (prāṇāyāma), ritrarsi dagli oggetti dei sensi (pratyāhāra), meditare (dhyāna), concentrarsi (dhāraṇā), riflettere (tarka), assorbirsi nell'Assoluto (samādhi); questi sono i sei capisaldi dello Yoga.» (Maitrī Upaniṣad, VI.18, trad di P.F. Ronconi, in Upaniṣad antiche e medie) | Leggendo l'inizio e la fine di questo brano otteniamo: "Ecco il modo di ottenere l'unione con l'assoluto... questi sono i sei capisaldi dello Yoga." Cosa significa? E' chiaro anzitutto che lo yoga sia "un modo", uno strumento, un insieme di tecniche. E' chiaro anche che lo yoga abbia uno scopo preciso: ottenere l'unione con l'assoluto. Per il pensiero indiano ciò che non persegue lo scopo di unirsi all'assoluto non è yoga. |
Idee chiave
Proviamo ad esplorare un poco più in profondità alcune idee chiave che ci sembran vengano proposte in questo brano illuminante:
- Esiste un Assoluto
- E' possibile unirsi con tale Assoluto
- L'unione con l'Assoluto può essere conseguita attraverso modi (pratiche)
- Tale unione è desiderabile (implicito)
Una riflessione personale
Se praticate lo yoga potrebbe essere interessante per voi confrontarvi con queste idee chiave.
Anche solo divenire consapovoli del modo con cui ci relazionamo ad esse
può illuminarci sulle ragioni profonde e sull'autenticità della nostra pratica yoga.
Potreste decidere, se lo desiderate di tenere traccia di risposte e dubbi su un diario
per rileggere fra qualche tempo il vostro punto di vista.
Potreste anche riconsiderare il significato della vostra pratica alla luce di esse.
Anche solo divenire consapovoli del modo con cui ci relazionamo ad esse
può illuminarci sulle ragioni profonde e sull'autenticità della nostra pratica yoga.
Potreste decidere, se lo desiderate di tenere traccia di risposte e dubbi su un diario
per rileggere fra qualche tempo il vostro punto di vista.
Potreste anche riconsiderare il significato della vostra pratica alla luce di esse.
1. Esiste un Assoluto |
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2. E' possibile unirsi con l'Assoluto |
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3. L'unione può essere ottenuta attraverso pratiche | Questa è un'altra affermazione importante: come può essere possibile unirsi all'Assoluto attraverso "pratiche"? : Proviamo a spiegarci meglio
Usando termini più consueti: com'è possibile perseguire lo spirituale attraverso il materiale? |
4. L'unione con l'Assoluto è desiderabile | Questa è l'ultima di questa serie di riflessioni:
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Che relazione esiste fra le pratiche di Hatha Yoga così come le conosciamo noi oggi in occidente e l'originaria filosofia dello Yoga? Ispirandoci all'interessante libro di M.Singleton proviamo a condividere un punto di vista che potrebbe essere utile per meglio comprendere e approfondire un mondo complesso e articolato. |
Lo yoga arriva in Occidente
Nella primavera del 1893 uno swami indiano di nome Vivekananda viaggiò negli Stati uniti per partecipare al forum Mondiale sulle religioni.
Nel suo discorso Vivekananda non fece mai uso del termine yoga e certamente si guardò bene dal fare alcun riferimento alle pratiche fisiche dell'hatha yoga a qui tempi considerato di cattivo gusto e totalmente inadatto a rappresentare il mondo dello yoga.
Eppure da molti quello è considerato il momento che segnò l'inizio della diffusione dello yoga in occidente
Nel suo discorso Vivekananda non fece mai uso del termine yoga e certamente si guardò bene dal fare alcun riferimento alle pratiche fisiche dell'hatha yoga a qui tempi considerato di cattivo gusto e totalmente inadatto a rappresentare il mondo dello yoga.
Eppure da molti quello è considerato il momento che segnò l'inizio della diffusione dello yoga in occidente
Line Goguen-Hughes una giornalista della rivista online mindful scrive in un suo articolo:
"Forse uno degli elementi chiave che hanno reso così popolare Vivekananda in America è stato che egli soddisfava e negava gli stereotipi sugli indiani, consentendo agli americani di romanticizzare lui e il suo paese senza abbandonare troppi dei propri valori."
"Forse uno degli elementi chiave che hanno reso così popolare Vivekananda in America è stato che egli soddisfava e negava gli stereotipi sugli indiani, consentendo agli americani di romanticizzare lui e il suo paese senza abbandonare troppi dei propri valori."
Hatha Yoga e uso del corpo?
Lo yoga moderno che ha oggi un grande seguito in occidente e per molti è sinonimo di una pratica di posture fisiche, di asana.
La domanda che ci poniamo è: come è possibile che questo sia accaduto laddove per la cultura indiana dello yoga il fare riferimenti alle pratiche fisiche dell'hatha yoga era considerato di cattivo gusto e totalmente inadatto a rappresentarlo?
Ai tempi in cui Vivekananda scrisse la propria sintesi sullo yoga la pratica delle asana era fondamentalmente associata agli yogin.
La povertà aveva trasformato gli hatha yogi in "artisti da strada" che si esibivano in contorsioni posturali e altre pratiche "magiche"
Questi yogin venivano spesso confusi con i fachiri e nel corso degli anni erano divenuti i rappresentanti di tutto quello che di erroneo si potesse sviluppare nel pensiero indiano.
Le loro pratiche erano associate a comportamenti discutibili e alla superstizione.
La domanda che ci poniamo è: come è possibile che questo sia accaduto laddove per la cultura indiana dello yoga il fare riferimenti alle pratiche fisiche dell'hatha yoga era considerato di cattivo gusto e totalmente inadatto a rappresentarlo?
Ai tempi in cui Vivekananda scrisse la propria sintesi sullo yoga la pratica delle asana era fondamentalmente associata agli yogin.
La povertà aveva trasformato gli hatha yogi in "artisti da strada" che si esibivano in contorsioni posturali e altre pratiche "magiche"
Questi yogin venivano spesso confusi con i fachiri e nel corso degli anni erano divenuti i rappresentanti di tutto quello che di erroneo si potesse sviluppare nel pensiero indiano.
Le loro pratiche erano associate a comportamenti discutibili e alla superstizione.
Dopo la serie di conferenze tenute da Vivekananda in occidente Swami Abhedananda, un suo discepolo, gli succedette come "testimonial" del pensiero indiano in America. Ma a differenza del proprio maestro egli mise un enfasi maggiore sulla dimensione esoterica e iniziò a parlare di posizioni fisiche. Lo yoga dell'India stava per incontrarsi con il movimento fitness che avrebbe permeato molta cultura occidentale nei secoli diciannovesimo e ventesimo. |
Hatha Yoga e influenze occidentali
Mark Singleton rileggendo i primi manuali di yoga in inglese scopre allora le asana erano comunemente paragonate alle pratiche ginniche. Ci si era già allontanati dal significato originario di Yoga.
In quegli anni molte figure in modi diversi rappresenteranno questa corrente di pensiero.
Alcuni riferimenti fra tutti: il movimento danese della ginnastica primitiva, quello Scandinavo di Per Henrik Ling orientato allo sviluppo integrale della persona, il culturismo di E.Sandow e il movimento della ginnastica rmonica di Genevieve Stebbins
Tutti questi movimenti non cercavono soltanto di promuovere la forma fisica ma anche come la sua "salute"
In quegli anni molte figure in modi diversi rappresenteranno questa corrente di pensiero.
Alcuni riferimenti fra tutti: il movimento danese della ginnastica primitiva, quello Scandinavo di Per Henrik Ling orientato allo sviluppo integrale della persona, il culturismo di E.Sandow e il movimento della ginnastica rmonica di Genevieve Stebbins
Tutti questi movimenti non cercavono soltanto di promuovere la forma fisica ma anche come la sua "salute"
Eugen Sandow, è stato uno degli iniziatori della pratica sportiva del culturismo ed è anzi spesso ritenuto il padre del culturismo moderno. La sua popolarità crebbe anche grazie al suo aspetto raffinato, alla sua grande intelligenza e al suo carattere ben educato. Sandow inoltre amava vestirsi in maniera raffinata e possedeva un affascinante accento europeo, associato a occhi di un blu profondo e una sincera risata. Scrisse diversi libri sul culturismo e l'alimentazione e incoraggiò uno stile di vita "sano" reputandolo importante come avere una intelligenza viva, rifacendosì così al suo modello classico di Mens sana in corpore sano. "La salute piuttosto che la forza fisica dovrebbe essere l'obiettivo della preparazione atletica" E. Sandow |
La ginnastica primitiva
Molti esercizi della ginnastica primitiva assomigliano alle asana dell'Hatha Yoga | Niels Bukh è stato un ginnasta e un educatore danese (1880 - 1950) Ottine fama internazionale come preparatore atletico del team danese per i giochi olimpici a Stoccolma del 1912 Nella tradizione di Pehr Henrik Ling, Bukh sviluppo la sua "ginnastica primitiva" finalizzata a prevenire rigidità articolare a cattive abitudini corporee. Il suo sistema di esercizi divenne molto popolare in Germania nel 1933 e Bukh espresse la sua simpatia per il movimento Nazista e il suo desiderio di migliorare la salute della razza ariana con la ginnastica. Questo lo rese impopolare nella sua patria |
Hatha Yoga e Nazionalismo Indiano
Questo aspetto dello "yoga fisico" si integrò molto bene con il nascente movimento nazionalista indiano.
I colonialisti britannici presentavano gli indiani come un popolo debole che meritava di essere domainato ma alcuni attiviti in India decisero di reinterpretare la cultura occidentale del corpo come una pratica indigena della costruzione dell'uomo.
Come sottolinea Singleton in certi ambienti la pratica dello yoga divenne un pretesto per formare una resistenza violenta al colonialismo.
Nella foto qui sotto è possbile vedere un esempio di "dimostrazione" yoga come quelle che venivano fatte per i Maharaj del tempo.
Lo yoga è stato anche usato come metodo di formazione degli eserciti indiani.
I colonialisti britannici presentavano gli indiani come un popolo debole che meritava di essere domainato ma alcuni attiviti in India decisero di reinterpretare la cultura occidentale del corpo come una pratica indigena della costruzione dell'uomo.
Come sottolinea Singleton in certi ambienti la pratica dello yoga divenne un pretesto per formare una resistenza violenta al colonialismo.
Nella foto qui sotto è possbile vedere un esempio di "dimostrazione" yoga come quelle che venivano fatte per i Maharaj del tempo.
Lo yoga è stato anche usato come metodo di formazione degli eserciti indiani.
La ginnastica armonica
Un'importante influenza occidentale nello sviluppo dell'Hatha Yoga moderno abbiamo detto è stata quella della "ginnastica armonica".
In quel periodo in occidente erano nati movimenti esoterici formati principalmente da donne.
Si basavano sull'idea che il benessere spirituale, la salute fisica e persino le circostanze economiche avessero una connessione diretta con il rapporto con il cosmo.
In questi ambienti non si faceva mai alcun riferimento allo yoga eppure le loro pratiche assomigliano sorpendentemente a quelle moderne, specialmente nelle varianti del cosidetto "yoga dolce"
In quel periodo in occidente erano nati movimenti esoterici formati principalmente da donne.
Si basavano sull'idea che il benessere spirituale, la salute fisica e persino le circostanze economiche avessero una connessione diretta con il rapporto con il cosmo.
In questi ambienti non si faceva mai alcun riferimento allo yoga eppure le loro pratiche assomigliano sorpendentemente a quelle moderne, specialmente nelle varianti del cosidetto "yoga dolce"
Anche se forse sarebbe necessario approfondire ulteriormente lo studio sembra piuttosto evidente che lo yoga, così come ormai lo vediamo praticato nelle palestre di tutto il mondo, è un fenomeno completamente diverso da quella che è stata l'antica tradizione dell'India.
E' altresì evidente che tale fenomeno è il risultato dell'enorme influenza che il mondo occidentale ha avuto sulla cultura dell'India.
In fondo questo non è neppure un fenomeno specifico dello yoga ma rappresenta la modalità culturale con cui molta parte del mondo occidentale si è approcciata con culture e tradizioni diverse dalla sua.
E' altresì evidente che tale fenomeno è il risultato dell'enorme influenza che il mondo occidentale ha avuto sulla cultura dell'India.
In fondo questo non è neppure un fenomeno specifico dello yoga ma rappresenta la modalità culturale con cui molta parte del mondo occidentale si è approcciata con culture e tradizioni diverse dalla sua.
Riorganizziamo le idee proposte nei primi post di questo blog.
Seguendo il suggerimento dello studioso Mircea Eliade abbiamo esplorato il pensiero indiano partendo da alcune idee/parole chiave: samasara, karma, maya, moksha.
Proviamo a rivederle in mdo sintetico con l'aiuto di un semplice grafico
Seguendo il suggerimento dello studioso Mircea Eliade abbiamo esplorato il pensiero indiano partendo da alcune idee/parole chiave: samasara, karma, maya, moksha.
Proviamo a rivederle in mdo sintetico con l'aiuto di un semplice grafico
Il paradiso e l'inferno indiani non sono un premio o una punizione "erogata" dagli dei. Semplicemente accade che alcune nostre azioni rinforzano l'ego più di altre. Allora esso si percepisce maggiormente separato dall'essere supremo che è beatitudine. Quindi si prova meno felicità. Ma questa infelicità non è davvero reale. Come il dolore che si è provato in un sogno. Questo sognoè la magia in cui ci ha avvolti da maya. Illusione |
E' a questo che serve lo Yoga.
A ottenere Moksha: liberazione.
Questo stato di liberazione è definito
Sat - Chit - Ananda
esistenza, consapevolezza e beatituine
A ottenere Moksha: liberazione.
Questo stato di liberazione è definito
Sat - Chit - Ananda
esistenza, consapevolezza e beatituine
Autore
Gianluca
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